DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA COMUNITÀ DELL’«ALMO COLLEGIO CAPRANICA»
Martedì, 19 gennaio 1993
Carissimi fratelli!
È il Signore, sempre “fedele al suo patto”, come ripeteremo tra poco nel salmo responsoriale, che ci raccogli all’inizio di questo giorno, intorno all’altare del Sacrificio. Ci attira la carità di Cristo nostra Pasqua, di cui l’Eucaristia è vivo e perenne memoriale. Cristo ci esorta a seguirlo, Lui che “ci ha liberati perché restassimo liberi” (Canto al Vangelo). Accogliamo il suo invito! Ci è di esempio nella risposta generosa alla sua Parola di salvezza una figura eletta della schiera dei Martiri e delle Vergini: la vostra santa Patrona Agnese, di cui è imminente la memoria liturgica. Quale riconoscenza deve animare l’offerta del Sacrificio di lode, che quest’oggi abbiamo la gioia di celebrare insieme! Sant’Agnese interceda particolarmente per la vostra Comunità e per ciascuno di voi, ottenendovi di essere, come lei, coraggiosamente fedeli a Cristo Signore. La voce del sangue della Santa Martire vi chiama ad ascoltare la voce del Sangue dell’Agnello, perché la Sapienza che da esso promana guidi ogni passo del vostro cammino di formazione e del vostro ministero pastorale. Siate “imitatori di coloro che con la fede e la perseveranza divengono eredi delle promesse” (prima Lettura), sul modello di sant’Agnese e dei santi Patroni di Roma. Vi sostenga Maria Santissima, Regina dei Martiri! Con la sua materna protezione possiate portare molto frutto a lode e gloria di Dio e per il bene della sua santa Chiesa.