In una contemporaneità che diffida di dogmi, o almeno di quelli delle nostre chiese, la teologia è chiamata a soffermarsi sul rapporto tra questi e la Scrittura. Non di rado, infatti, dogmi, simboli e confessioni sono percepiti come un cambiamento (inteso come tradimento) di quell’evangelo contenuto nella testimonianza biblica della Parola di Dio, quasi “un vangelo diverso” da quello predicato all’origine (cfr. Gal 1,8).
Ad accompagnarci nella riflessione che ha sviluppato in quest’ambito la Teologia Evangelica è stato il prof. Fulvio Ferrario.
Ordinario di Teologia Sistematica presso la Facoltà Teologica Valdese di Roma, il prof. Ferrario è anche professore invitato presso la Pontificia Università Gregoriana, l’Istituto di Studi ecumenici San Bernardino di Venezia e  la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”.
Tra la sue molte pubblicazioni segnaliamo:
Dio nella parola, Torino 2008.
La teologia del Novecento, Roma 2011.
Dio era in Cristo, Torino 2016.

Ha curato l’edizione di diversi scritti di Lutero, Zwingli, Bonhoeffer e la traduzione, in collaborazione con Beata Ravasi, di due antologie poetiche di Kurt Marti.