La cappellina

La Cappellina dell’Assunta è costituita da un piccolo ambiente sistemato anch’esso nel 1954, come ricorda l’iscrizione sopra l’ingresso. Il disegno a losanghe del soffitto ligneo è ripreso dal pavimento di marmo bianco listato di rosso. Alle pareti ancora due affreschi del Pegrassi: a destra l’Assunzione; a sinistra l’Annunciazione, firmata e datata.

Il bell’altare di marmo giallo, proveniente dalla cappella di Sant’Agnese del 1775, è sormontato da un affresco di riporto raffigurante la Madonna con il Bambino, in passato posto sul primo pianerottolo della tromba delle scale. Nonostante i gravi danni subìti, ai quali ha cercato di rimediare il restauro operato nel 1989 da Maurizio De Luca dei Musei Vaticani, è l’opera di maggior pregio tra quelle dell’ambito di Antoniazzo conservate nel Collegio, il cui impianto deriva da quello della Madonna di San Nicola in Carcere del 1482 circa.

Nel 2006 un ulteriore intervento di restauro all’affresco e all’ambiente della cappellina operato dalla dott.ssa Cecilia Bartoli ha permesso di tutelare meglio l’opera d’arte, grazie soprattutto alla permanente climatizzazione della cappellina.